domenica 8 febbraio 2009

La luna del pomeriggio

L'idea è quella di prendere spunto da canzoni (o singoli versi) per "riambientarle" in racconti, fornire loro una nuova storia. Il primo esperimento è con 3/4 di Gian Maria Testa. Buona lettura.

Almeno non avevano fumato. Su questo era stata irremovibile. La casa disponibile per gli amici (di lui), accoglienza e buonumore assicurati, ma niente sigarette. Magra consolazione, pensò nel riporre piatti e bicchieri nella lavastoviglie.
L’ennesima serata di parole, di discorsi, lievi, triviali, impegnati. Maschili. Ad un certo punto aveva provato a contarli gli “io” pronunciati, i verbi declinati alla prima persona.
Una alluvione, meglio perdere il conto. Meglio perdersi, estraniarsi pur dimostrandosi presente, vigile e pronta ad interloquire. Ma nessuno l’aveva coinvolta, neanche lui ma questo per ripicca e lei lo sapeva. Ritorsione per essersi imposta e aver dettato la seconda condizione: la sua presenza all’ennesima serata tra amici.
Nulla avevano potuto le sue meschine obiezioni: “ma poi lo sai si finisce a parlare di cose maschili, qualcuno potrebbe sentirsi in imbarazzo, è la nostra serata”.La nostra serata.
Ci sono espressioni che ti tolgono il fiato e ti ritrovi al tappeto e capisci che no, questa volta non ce la farai a rialzarti prima del 10. Invece aveva incassato e trovato la forza insperata di reagire.
No, questa volta non era caduta, si era ripresa e con un ampio e profondo respiro aveva contrattaccato: “anch’io o niente”.Ma adesso aveva capito che la sua presenza era stata un’aggiunta forzata. L’aveva trattata come sopramobile, come chi c’era ma non doveva esserci.
Alla fine era stata una prova di forza inutile, stupida. Maschile. Chiusa nella sua stanza, sola, capiva tutta la tristezza di un rapporto senza presente, avvertiva la mancanza di parole tenere, carezzevoli, come:

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
Volevo tenere per te,
la luce di quando fa giorno
e volevo che fosse per te
anche l'attesa che diventa ritorno...
E volevo tenere per te
la piu' vera di tutte le rose,
volevo tenerla per te,
come tutte le cose...
come tutte le cose

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissima l'idea e anche i pezzi che hai scelto. Splendidi i racconti, complimenti! Scrivine ancora, tornerò a trovarti..ciao:)