sabato 19 gennaio 2008

Parole

Tanti discorsi, libri, riflessioni, tanto "cogito ergo sum" (penso dunque sono) dove ci hanno portati?

Sento la necessità di respirare parole nuove, perchè anche le parole sono inquinate. Ecco allora parole-aria, parole-nuvole, parole-vento per reimparare a pensare e ad agire.


"Come un'ape raccogliendo il miele, assapora il fiore ma non ne danneggia il colore o il profumo. Così ha detto il Buddha. Dunque, occorre sapere se siamo simili a un'ape o a qualcos'altro" .

(Shunryu Suzuki, Lettere dalla vacuità)


"Non c'è tranquillità nelle città dell'uomo bianco.
Non si ode il fruscio delle foglie che si aprono in primavera né il frullare delle ali degli insetti... e cos'è la vita se un uomo non può sentire il richiamo del caprimulgo o il gracidare delle rane di notte, attorno allo stagno?...
Ciò che accade alla terra, accade ai figli della terra.
Se l'uomo sputa sul suolo, sputa su se stesso.
Questo sappiamo... non è la terra che appartiene all'uomo ma l'uomo alla terra.
Tutte le cose sono unite tra loro come il sangue che lega una famiglia.
Ciò che accade alla terra accade ai figli della terra.
Non è l'uomo che ha tessuto la ragnatela della vita; lui ne è solo un figlio.Ciò che fa alla ragnatela lo fa a se stesso".


(Capo Seattle, Nelle città dell'uomo bianco)

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